Premi "Invio" per passare al contenuto

Chi scrive solo di sé senza chiedere nulla: dialoghi hot a senso unico

Hai presente quando sul sito di incontri ti scrive quel tizio che ti racconta nei minimi dettagli cosa vorrebbe farti, come, dove, quando… e poi non ti chiede nemmeno se ti piace il cioccolato? Ecco, oggi parliamo di loro: i famosi “monologatori seriali” delle chat hot!

Stavo scorrendo i vecchi messaggi sul mio profilo l’altra sera (sì, a volte lo faccio quando mi annoio, non giudicarmi!) e mi sono resa conto che almeno il 70% delle conversazioni hanno questa struttura: lui scrive, lui racconta, lui descrive, lui fantastica… e io che rispondo a monosillabi perché, onestamente, come si risponde a “mi piacerebbe prenderti da dietro mentre guardi fuori dalla finestra”? “Ah sì, bello, da quale piano dell’edificio?”.

I tipi di narratori compulsivi sui siti di incontri

Dopo anni di “ricerca sul campo”, ho classificato questi personaggi in categorie precise:

  • Il pornografo mancato: Renato, 45 anni, mi ha scritto TRE PAGINE di cosa voleva farmi al primo appuntamento, con dettagli anatomici che farebbero arrossire un ginecologo. Non mi ha chiesto nemmeno come mi chiamassi. Solo un monologo erotico con me come protagonista passiva.
    L’autobiografo compulsivo: Davide, quello con la foto in palestra (hanno TUTTI una foto in palestra!), ha iniziato raccontandomi della sua ex, poi del suo lavoro, poi delle sue vacanze… Due ore di chat e non sapeva nemmeno di che colore ho gli occhi! Quando ho provato a inserirmi con un “Anche io amo viaggiare”, ha continuato con “L’anno scorso sono stato in Grecia e lì ho conosciuto una ragazza che…”
  • L’elenco delle sue precedenti conquiste è la specialità di Luigi il collezionista. “Ho avuto una storia con una barista, poi con una commessa, poi con la tipa della palestra…” E tu sei lì che pensi: “Ok, ma io cosa sono? La prossima voce della lista?”

Perché lo fanno? Mistero della psiche umana

Non sono una psicologa, ma ho le mie teorie sul perché alcuni uomini sui siti di incontri comunicano come se fossero in un monologo teatrale:

  1. Vivono in un film porno dove tu sei solo la co-protagonista senza battute
  2. Pensano che raccontarti le loro prodezze ti faccia immediatamente desiderare di unirti al club
  3. Non hanno la minima idea di come funzioni una conversazione a due vie

Filippo (quello che lavora nel locale sotto casa mia) dice che questi tipi sono convinti che alle donne piaccia solo sentirsi raccontare storie eccitanti. L’altra sera eravamo al pub e gli ho mostrato alcuni messaggi che ho ricevuto. Ha iniziato a ridere così forte che la birra gli è uscita dal naso. Sul serio, è stato disgustoso e ho dovuto prestargli il mio fazzoletto.

“Questi non hanno proprio capito niente,” ha commentato dopo essersi ripulito. “È come se pensassero che tu sia lì solo ad ascoltare le loro prodezze.”

La risposta quando fai notare il problema

Una volta ho scritto a Romano dopo 40 minuti di chat in cui parlava solo lui: “Ti sei reso conto che non mi hai fatto neanche una domanda finora?”

Sapete cosa mi ha risposto? “In che senso?”

Ho aspettato qualche secondo pensando stesse per aggiungere altro, tipo una domanda. Ma niente. Solo “in che senso”. Ho chiuso la chat e sono andata a farmi una tisana. A volte mi chiedo perché perdo tempo su questi siti.

Però bisogna ammettere che quando incontri qualcuno che sa davvero come funziona una conversazione, la differenza è enorme. Ho chiacchierato con Marco per ore l’altro giorno. Mi ha fatto domande, ha risposto alle mie, abbiamo scoperto che ci piacciono gli stessi libri.

Insomma, nei dialoghi online è importante che ci sia uno scambio vero. Non può essere solo uno che parla e l’altra che ascolta, soprattutto se si tratta di conversazioni intime.

Se state leggendo e vi riconoscete in questi comportamenti, fate uno sforzo: dopo aver raccontato qualcosa di voi, provate a chiedere “E tu?” Vedrete che la conversazione diventerà molto più interessante per entrambi.

P.S. Con le mie amiche abbiamo creato un gruppo WhatsApp dove condividiamo gli screenshot delle conversazioni più assurde. La chat di Renato l’abbiamo stampata e appesa in ufficio, con i nomi oscurati ovviamente. Ogni volta che la rileggo non so se ridere o piangere!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *